venerdì 14 febbraio 2014

Venerdì 14 febbraio

Mi sveglio che la nave ha già imboccato l’Oslo Fijord, il fiordo di Oslo. Sono le 7.30, ma solo alle 10.00 attraccheremo in porto. A destra ed a sinistra le coste sono poco innevate, ed anche la superficie dell’acqua è libera da ghiaccio.
La temperatura è prevista intorno allo 0. Non nevica, ma i nuvoloni in cielo suggeriscono che potrebbe farlo a breve.
Adesso colazione sulla promenade, poi in cabina a preparare il bagaglio!

In breve è l’ora di sbarcare. Prima tappa l’officina Piaggio di zona per fare il cambio ruote ma, brutta sorpresa è chiusa in ristrutturazione.

Il tempo è uggioso, ed in breve inizia proprio a piovere. E’ deciso: i chiodi per ora non servono, li monterò più avanti.

Imbocco la strada 4 e via direzione Giovik. Questa statale è meno trafficata della nota E6, e mi è stata suggerita proprio da un norvegese. Il viaggio procede liscio senza intoppi.

Arrivo a Lillehammer verso l’una. Qui fanno orario continuato, e quindi mi fermo all’officina Piaggio, dove in breve mi montano le ruote coi chiodi. Nel frattempo io faccio un ottimo spuntino così da essere pronto per l’ultimo tratto di strada.

La pioggia continua, e le strade di Lillehammer sono allagate come canali a Venezia! Ma qui c’è la triste atmosfera dei paesi di montagna quando a intense nevicate segue appunto la pioggia a formare larghe pozze imprigionate da cumuli di neve. Nulla farebbe pensare ai fasti delle olimpiadi del 1994!

Sesanta chilometri mi separano ora dal paese di Ringebu, e poi un’altra quindicina di strada di montagna prima dell’albergo. Il traffico è intenso ma scorrevole.
Quando svolto sulla secondaria che porta all’altipiano, ed in breve comincio a prendere quota, la strada torna ad essere completamente innevata: finalmente ci si diverte!

Qualche cumulo di neve portato dal vento mi si para davanti all’improvviso, ma nel complesso si sale regolari a 40 / 50 kmh. A metà salita sorpasso una Goldwing con targa di Milano, che procede con cautela, vista la mole.
Conoscerò poco dopo il suo pilota, Gianfranco, 49 anni, anche lui viaggiatore solitario.

In albergo dopo un anno mi sento a mio agio: giusto il tempo di una sauna e di un bagno in piscina, ed è ora di cena. Come sempre mega buffet con specialità norvegesi molto ben cucinate, specialmente le carni: spettacolari le costicine di agnello!

A cena e dopo come sempre molta socialità. Norvegesi, svedesi, francesi e tedeschi: qualcuno si conosceva già, e con tutti ci si scambia suggerimenti ed esperienze di viaggio.


Domani piccolo giro nei dintorni da turista puro.















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