domenica 16 febbraio 2014

Domenica è l’ultimo giorno del raduno. Ora chi ha già fatto il suo personale rally rientra a casa, ma qualcun’altro lo inizia. E’ il mio caso.

Faccio colazione dopo aver preparato le valige, mi attardo per un ultimo controllo all’itinerario ed alle possibili varianti se il tempo dovesse cambiare, o se le strade fossero pessime, e saluto i nuovi amici conosciuti (Peter, svedese; Malco, lappone finlandese; Staffan, svedese; Lars svedese di Lituania; i due simpatici coniugi di Clermont-Ferrant, ed altri), ed infine alle 10.30, cioè tardi, parto.

Nevica, ma fa “caldo”. La strada e ricoperta di 15 cm di neve nuova, ma piuttosto calda, e la trazione è problematica.
Per fortuna la strada principale è stata spianata, e non ci sono buche. Anche la visibilità è migliore: ieri ad esempio si vedeva solo un bianco indistinto, e si incappava in buche od accumuli, rischiando di cadere.

Indosso, con orgoglio, la mia nuova sopra-tuta invernale col logo del Krystallrally. Ma appena a valle la dovrò sostituire con la normale cerata antipioggia!
Anche la visiera riscaldata, per ora, non serve: come per la tuta “artica” non è adatta a queste condizioni di pioggia e a temperature prossime allo zero.

Imbocco la E6 verso nord e mi aspettano i 50 km del temibile plateau di Dovrefjell.
Questo è il valico fra il sud ed il centro-nord della Norvegia, quello che permette poi di accedere all’Oceano. Quasi sempre è battuto da venti sferzanti, e le temperature scendono con facilità sotto i -20°C!

Ma questo è un inverno anomalo: e per me fortunato. Il vento è assente, e la temperatura è appena sotto lo zero. Se si aggiunge che di domenica ci sono pochi camion, la situazione è perfetta!
La strada è completamente bianca, con pochi solchi ed irregolarità, per cui la posso percorrere ad oltre 50-60 kmh.
Quando arrivo oltre, al paese di Oppdal, posso finalmente bermi un bel caffè caldo.

Quindi il viaggio continua, con gli ultimi 100 km, in un contesto ormai primaverile: la neve scompare dai lati della strada, ed in alcuni campi si vede già il verde dei germogli.
Pare quasi di percorrere la nostra Val di Fassa, o Val Pusteria, nello stesso periodo di stagione.
Qui è evidente l’effetto mitigante della corrente del golfo sulle coste norvegesi!

Infine alle 16.45 passo Trondheim, e mezz’ora dopo eccomi qui a Hommelvik, dove trovo una stanza allo Stav Hotel della catena Best Western. !00 euro la spesa, con cena e colazione compresi, è in uno standard medio norvegese. La stanza è buona, il cibo accettabile, e la connessione wi-fi buona.

Domani valicherò le montagne per entrare in Svezia prima ad Åre (si legge circa Ore, perché ha il pallino sopra la prima A), e poi Oestersund, due località turistiche. Proverò la strada indicatami da Staffan, che lì abita.















Nessun commento:

Posta un commento