venerdì 21 febbraio 2014

Mercoledì 19 febbraio. Oggi mi sono svegliato nella magica atmosfera del Myrängsgården! Una stanza cosi originale non mi era mai capitata: ricavata, come le altre quattro, da una costruzione agricola del secolo scorso.
Inoltre ieri la simpatica chef Katarina aveva presentato ai suoi ospiti delle pietanze tipiche: zuppa con funghi, secondo a base di carne di renna, e patate preparate con crema di formaggio.














Fatta una piacevole colazione nella sala ricavata fra due abitazioni, ho potuto partire presto, per una tappa di 300 km.
Le strade oggi erano ben pulite, senza neve o ghiaccio. Mi sono spinto in una parte più agricola della Svezia. Molte fattorie ed allevamenti. I campi coi cereali che germogliano già. Altri campi arati, in attesa della semina.

Percorso appagante per i bei boschi nella prima parte, e i campi ordinati fra ancora boschi, nella seconda parte.

Temperature rimaste quasi sempre sotto i -4°C, e nella notte si erano toccati i -10. Alle 8.00 del mattino la Vespa segnava -7°C.

Solo avvicinandomi a Karlstad siamo risaliti a 0°C, ed è comparsa una nevicata, che dura tuttora. Nessun problema di movimento: un po’ perché intorno a Karlstad le strade son pulite e trattate con sale, un po’ perché il fondo è regolare e senza sorprese.
E’ solo il navigatore che mi spinge a deviare dalla strada primìncipale, e mi porta ad attraversare alcune zone residenziali in cui un bel ghiaccio costituisce la sede stradale.

L’albergo, l’ho trovato come quello di ieri su booking.com, tra le occasioni più convenienti. E come quello di ieri anche questo è una sorpresa piacevole.
Si tratta di una villa padronale appartenuta ad un ‘industriale della vicina cartiera. Prima c’erano uffici; ora è stata arredata con molto buon gusto con una preferenza al modernariato. Sono l’unico ospite al momento, ed escono accogliermi la proprietaria ed un addetto. Visto che sono in moto (dice motorcicle non Vespa :-) ) mi mostrano il garage riscaldato (!), mi accompagnano, e mi aiutano anche a portare su il bagaglio.

Vista tanta abbondanza (garage e pure riscaldato), visto che sono arrivato presto e visto, infine, che la strada ormai è pulita, mi decido a togliere già oggi le ruote coi chiodi.
(Sarà un lavoro lungo per colpa della famigerata “boccola” dello scarico, cioè della guarnizione in grafite che proprio non vuole prendere posizione. La maledetta infatti entra bene in sede le prime volte, ma quando la marmitta è più vecchia la sede appare ristretta, e per allargarla si rischia di romperla...!)



Intanto nevica ancora allegramente! Le strade sono coperte da un 15 cm, ed io provo la Vespa con la scusa di andare al supermercato a comprarmi un po’ di cibo e di fare benzina per l’indomani.



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