martedì 18 febbraio 2014

Ed invece la neve oggi è stata un disastro! 

La temperatura ha continuato a restare alta: -1°C alla partenza da Östersund, poi sempre 0, +1, -1.
Solo quando arrivo a Vemdalen, alle 11.45, si è scesi a -4°C. Mi fermo, tolgo la cerata da pioggia, metto la tuta Kr ( = Krystallrally!) e calze più grosse. Metto anche la visiera termica perché è evidente che avvicinandomi a Mora il freddo si farà sentire!
...e invece no! Quando riparto, dopo 40 minuti, non è più freddo, ed in breve tolgo la visiera riscaldata e rimetto il pinlock.

La conseguenza è che le strade sono quasi impraticabili per una moto, anche coi chiodi. Lastroni di ghiacci si alternano ad asfalto pulito; solchi profondi sulla carreggiata; molto ice-black. E soprattutto la constatazione di viaggiare sempre su ghiaccio umido ed infido.

In molti punti sono costretto a rallentare fin sotto i 30 kmh, e per lo più viaggio a 40! Fare 320 km in queste condizioni è stata una vera sofferenza, e solo alle 18.00, dopo più di 9 ore, sono arrivato a Mora (S).

In breve. Alla partenza nevicava e l’asfalto era molto scivoloso per l’ice-black. Ad Åsarna prendo a sinistra la prima deviazione consigliatami. Il fondo stradale diventa omogeneamente bianco e coperto. Fino a Vemdalen sarà così. Belli i boschi e le zone rurali che attraverso, con le tipiche casette linde e regolari.

Quando passo Vemdalen dovrei imboccare la seconda deviazione, ma rinuncio perché ci sono 20 cm di neve fresca, e la strada non è battuta. Non fossi stato solo, e la tappa fosse stata più breve, si poteva anche tentare!

Prendo allora la E84 fino a Sveg, e poi la E45. I paesaggi sono molto belli: queste terre alte svedesi (siamo intorno ai 300 m.s.l.m.) ricordano un po’ la Lapponia con tanti boschi di abeti e pini silvestri. Non avrò modo di gustarli più di tanto però, perché la guida assorbe ogni mia energia.
E proprio quando mi rilasso un attimo per accostare e fare una foto, accade il fattaccio: scivolo su uno zoccolo nascosto sotto la neve a bordo strada, e mi ritrovo a terra! Piccola botta sul fianco destro già ammaccato (fortuna non l’ho ancora sistemato!), e manubrio da raddrizzare.

In breve riparto, con ancora più tensione ed ansia. Rallento la velocità e via così.
Sarà solo a 50 o 60 km da Orsa che come di incanto troverò l’asfalto pulito. Ed allora via di corsa per recuperare il ritardo!


Sono le 17.50 quando arrivo al Myrangsgarden, dove avevo prenotato presso Mora. All’inizio penso di aver sbagliato posto, ma in breve capisco: si tratta di un ristorante e albergo caratteristico, ricavato da alcune casette rurali plurisecolari. E’ bellissimo! La simpatica cuoca prepara una cena tipica e gustosa, (anche se un po’ cara!). L’alloggio costa anche poco.

il mio alloggio ad Östersund

zone rurali
neve...

la super tuta Kr
dopo il "fattaccio"
il distributore coi troll

un super alloggio!




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